Il salvatore del naturalista Romano

Il Piro piro boschereccio è per antonomasia il soggetto che ti salva l’uscita, molto confidente e presente, molto spesso è il soggetto che viene vicino e ti permette qualche scatto quando tutti rimangono lontani.

ACR- Adobe camera raw – Riduzione del disturbo con AI

Con l’ultimo aggiornamento di ACR abbiamo una serie di funzioni molto interessanti specialmente per chi fa fotografia di Avifauna, ACR ha modificato il pannello Dettagli inserendo una nuova funzione: Riduzione del disturbo con intelligenza artificiale.

Premendo Riduzione disturbo si apre questa finestra

Io non ho fatto altro che utilizzarlo con il fattore e le impostazioni di default, utilizzando una foto che sicuramente metteva alla prova la nuova funzione. una fotografia di una cincia Bigia a ISO 25600 questa è la fotografia aperta in ACR con tutti i slide a zero:

Questo è un ritaglio al 100% 3000PX lato lungo, il rumore digitale sia di luminanza che di crominanza è particolarmente presente, dopo aver applicato la nuova riduzione de rumore la situazione è questa:

sempre un ritaglio al 100% 3000PX lato lungo.

Questa invece è un ritaglio 100% 3000PX della fotografia elaborata,

Il file alla fine della elaborazione è di 5000px lato lungo.

il file in HD

Prime considerazioni, per chi già usa dei plugin si può dire che non c’è niente di nuovo sotto il sole, direi che devono migliorare sul fronte delle dominanti che vengono inserite specialmente sul piumaggio, ma che sono tutte facilmente gestibili, sicuramente essendo uno strumento che lavora senza inserire nitidezza ha delle ottime potenzialità, non trasforma le fotografia di avifauna in soggetti impagliati. Lo considero ottimo per il fatto che è integrato a ACR e che permette il lavoro in fase di sviluppo subito prima dell’apertura in Photoshop, per lo più è compreso in Photoshop e non necessita di spendere altri soldi per altri plugin. Le prove continuano…

Un altro esempio di elaborazione.

Il Capanno Flottante

Il capanno flottante è nell’immaginario di un fotografo di uccelli acquatici il massimo della praticità, stare nell’ambiante dei soggetti da riprendere, potersi confondere tra loro, raggiungere punti non raggiungibili nella classica fotografia dalla sponda, o in punti asciutti nella palude, permette di avere tantissime opportunità.

Una delle opportunità che con questo sistema si cercano è sicuramente la fotografia degli Anidi che risultano sempre molto sospettosi per via della forte pressione dovuta alla caccia, infatti se è difficile avvicinarli nei paesi dove ci sono tante zone poco antropizzate è praticamente impossibile in natura avvicinare questi soggetti nelle zone prossime alle città dove da millenni gli umani hanno dato la caccia a questi animali, riuscire ad avvicinarli se non si usano particolari accorgimenti  è praticamente impossibile, il capanno flottante non aggiunge opportunità a questo stato di cose.

Il capanno flottante è un sistema che ci permette di provare in qualche modo di fotografare questi soggetti o di avere l’opportunità di riprendere in modo completamente diverso gli uccelli acquatici, proprio perché si sta nel loro elemento.

Quando mi sono interessato a questo sistema ho pensato a come mettere il classico capanno su qualcosa da poter mettere in acqua, è chiaro che uno dei sistemi migliori è costruire un capanno galleggiante posizionarlo in una palude frequentata da Anidi in generale, disporlo in modo tale da avere una luce favorevole, per l’alba rivolto a ovest, per il tramonto rivolto a est, fare in modo che non si venga visti nel momento in cui entriamo, ma questo si può fare soltanto in oasi controllate, o proprietà private dove il disturbo è controllato e azzerato, parliamoci chiaro impossibile da realizzare in natura.

Un capanno flottante di piccole dimensioni da allestire in modo rapido, trasportabile in auto è sicuramente una via obbligata, si ha la praticità di utilizzarlo in più posti ci permette di raggiungere sia il posto migliore per la luce, ma anche quello dove pensiamo di fotografare i soggetti.

La sua costruzione o più facile il suo acquisto è soltanto frutto della disponibilità economica, si trovano tantissimi spunti in rete per costruirsi il proprio capanno flottante, sia con strutture rigide, che con strutture gonfiabili, non c’è che l’imbarazzo della scelta e la fantasia del fai date, per quanto mi riguarda ho scelto una struttura fissa rigida che mi permette di non avere rischi di forature. Al capanno vanno affiancati dei waders o una drysuit, questi due ci permetto di stare in acqua per ore e rimanere all’asciutto, il capanno flottante può essere utilizzato dalla riva più bassa fino a dove tocchiamo, nell’utilizzo è molto difficile spostarsi a nuoto dove non si tocca, utilizzarlo dove non abbiamo un po’ di margine di controllo nei fondi fangosi, è molto pratico per uscire da un punto dove si affonda proprio appoggiandosi per sollevarsi.

Nell’utilizzo pratico è importante entrare in acqua da un punto nascosto cercando di non disturbare l’avifauna, la migliore condizione è muoversi in ambienti dove c’è presenza di anfratti cercando di muovere meno acqua possibile e ridurre al massimo il rumore, muoversi a lentamente, cercando di raggiungere il punto desiderato molto prima del momento in cui la luce è idonea alla fotografia.

Come cosa da non fare è inseguire i soggetti, scapperanno portando via con loro tutti gli altri messi in allarme, cosi disturbiamo la loro tranquillità, determineremo stress, in poche parole non ci comportiamo con rispetto della natura.

Ricoprire per quanto possibile il capanno di vegetazione presa sul luogo.

La fotografia con questo tipo di appostamento ci permette di avere un angolo di ripresa rispetto al livello dell’acqua che favorisce molto il riflesso, questo è determinato dal fatto che abbiamo l’ottica non particolarmente vicino al livello dell’acqua (10cm e la minima distanza di sicurezza dall’acqua), se un soggetto si avvicina in modo particolare l’inclinazione dell’obbiettivo favorisce il riflesso, se desideriamo avere un angolo di ripresa più parallelo al livello dell’acqua, cioè avere una fotografia che sia più a livello acqua è opportuno utilizzare un moltiplicatore, questo ci permette di scattare una fotografia dello stesso soggetto a una distanza maggiore, di conseguenza l’inclinazione del obbiettivo sarà minore.

La fotografia con il capanno flottante è una fotografia che da i migliori risultati nelle zone della palude molto infrascate, dove i soggetti si sentono al sicuro, in piccole aperture del canneto dove si creano laghetti di medie dimensioni, meglio se c’è una spiaggia che degrada e che permette a qualsiasi tipo di soggetto di frequentarla.

Una ultima nota è relativa al livello dell’acqua, fotografando i limicoli, cioè uccelli che vivono e mangiano in pochi cm di acqua è chiaro che l’importante è avere paludi che nel periodo della migrazione siano con dei livelli che permettano di avere la frequentazione proprio di questi piccoli uccelli, cosa intendo? Questa fotografia è particolarmente redditizia quando in palude si trovano le giuste condizioni, periodo migratorio, livelli dell’acqua adeguati alle specie in transito, condizioni di disturbo umane praticamente nulle o che non impattano con la vita dei soggetti.

Questo tipo di appostamento lo sto usando da pochi mesi, ho iniziato quando ancora l’inverno vedeva le paludi poco frequentate per via della caccia aperta e della mancanza di soggetti, ma adesso che stanno migrando, comincio ad avere i primi incontri, quest’anno nella mia zona ci sono in media condizione di acqua abbastanza alta, ho difronte sicuramente un periodo molto interessante, questa sotto è una fotografia molto interessante, la foto è scattata in una zona molto lontana dalla sponda d’accesso alla palude, all’inizio della primavera, quando i ranuncoli cominciano a fiorire e la vegetazione rivierasca comincia a crescere, sono molto soddisfatto di questa fotografia che ritrae un Cavaliere d’Italia, perfettamente a fuoco in questa condizione.

Questa fotografia qui sotto invece è scattata in una zona della palude nella quale l’acqua bassa e il canneto vicino creano il classico riparo per limicoli, al tramonto quando la luce radente crea queste magiche condizioni il risultato è meraviglioso.