Avifauna focus stacking

Il focus stacking è una tecnica usata in macro fotografia e nella fotografia di paesaggio, ci consente di unire più fotografie per ottenere una foto con soggetti tutti a fuoco, in macro fotografia un soggetto piccolo fotografato moltissime volte e unite poi le tante fotografie ci restituisce una fotografia che dci permette di apprezzarne tutti i particolari, in fotografia paesaggistica sono sicuramente meno fotografie che unite ci permettono di apprezzare una scena completamente a fuoco. Nella fotografia di avifauna con soggetti su piani diversi, per via della ridotta profondità di campo possiamo avere più soggetti che avranno il punto di maggiore interesse, l’occhio a fuoco su tutti i soggetti della scena.

Prima di tutto in fase di scatto dobbiamo cercare di non muovere la macchina fotografica, avere la stessa esposizione e cosa fondamentale avere la capacità di spostare il punto di messa a fuoco rapidamente, la Canon Eos R5, ha un sistema auto focus che rileva gli occhi degli uccelli e nel caso ci sono più occhi permette di scegliere quale mettere a fuoco e poi scattare, tutto questo con molta semplicità e rapidità.

Questa tecnica la uso quasi esclusivamente per la fotografia ai Gruccioni vediamo come procedo, una volta arrivato a casa e scelto le foto da unire, le apro insieme in Adobe camera Raw.

Eseguo lo sviluppo delle due immagini insieme avendole tutte e due selezionate e poi le apro come livelli.

a questo punto con lo strumento sposta ne prendo una e la sposto sull’altra.

Photoshop mi aiuterà con delle linee guida ad avere i due file perfettamente sovrapposti, a questo punto creo una maschera bianca sul livello in vista sulla quale agirò con un pennello nero per nascondere il soggetto non a fuoco.

Questo è il risultato, i due soggetti a fuoco sono ben visibili, ma c’è un certo disallineamento del posatoio, dovuto al loro muoversi e al vento.

A questo punto prendiamo sempre lo strumento sposta. e agiamo per allineare il posatoio tra le due immagini.

In questo modo, come si vede dall’immagine sotto vanno sistemati degli aloni.

Per risolvere il problema si può agire sulle maschera migliorandola nei punti di sovrapposizione e con il timbro clone per sistemare eventuali somme identiche.

Una volta uniti correttamente i livelli bisogna fare attenzione ai bordi per via dello spostamento avremo che ci sono degli errori come in questo caso.

Aver spostato i due livelli sovrapposti genera questo problema, si risolve facilmente, facciamo una selezione e premiamo, Riempimento generativo > Genera

Questo è il risultato:

Possiamo come sempre scegliere nel caso che la generazione non è corretta o chiedergli altre varianti, naturalmente per sondi con situazioni complesse nel nostro caso è molto semplice da generare, una volta si risolveva con il timbro clone.

A questo punto si procede con l’unione dei due livelli con CTRL+SHIFT+ALT+E e si continua la normale post produzione. Così sarà la condizione dei livelli.

Il risultato finale della fotografia è questo.

Workflow Postproduzione di avifauna

Ciao, Partirei subito senza tanti giri di parole, questa sarà una raccolta delle postproduzioni su fotografie che realizzo nelel mie uscite, si parte dalla scelta in fastone e poi sviluppo e elaborazione.

Ho deciso di fare questa raccolta perche mi viene chiesto di giudicare delle fotografie, è sempre molto difficile e non  mi sento una persona che puo giudicare, posso consigliare le cose che vedo possono essere migliorate, ma partiamo…

Nelle mie uscite a Gruccioni spesso mi accade di scattare i stiaccini sul posatoio dei gruccioni, sicuramente il posatoio non è il piu adatto, ma vediamo.

Lo stiaccioniè stato sul posatoio il temo di 4 scatti, aperti in Fastone, scelto questa fotografia.

Scelgo un predefinito del 500 che porta tutti i cursori a zero e imposta, profilo NEUTRO, il profilo lente, spuntando la rimozione dell’aberrazione cromatica.

Poi passo al Pannello Base, e facci o delle correzioni per predispormi alla rimozione del rumore, questo renderà la fotografia ancora più de contrastata e senza una colorazione evidente, guardate l’istogramma.

                          Prima                                        Dopo

Questo è il risultato, i motivi delle azioni

Esposizione, aumento per riportare al valore reale, scatto sempre sotto esposto per non bruciare i bianchi.

Contrasto, de contrasto per far lavorare meglio il denoise.

Luci, le chiudo per mantenere il dettaglio

Ombre, le Apro per avere le zone in ombra leggibili.

Neri, li apro per averli leggibili.

Queste cose le faccio in questa sequenza sempre con più o meno asseconda delle fotografie.

Passo al Pannello Dettagli

Prima cosa, riduzione disturbo.

Per fotografie sotto a ISO 2000 do un valore intorno a 40

Questo lavora ci metterà un po’ asseconda della vostra scheda GPU.

Toglierà il rumore e genererà un file DNG copia del RAW, lavoreremo sulla nitidezza su questo.

Prima cosa mascheriamo dove dovrà agire la nitidezza (pulsante ALT premuto)

Poi diamo con il cursore nitidezza

Ci dobbiamo fermare quando vediamo che sul piumaggio inizia a vedersi della grana, direi almeno 55 punti, la foto sopra è sbagliata questa sotto è corretta.

Se non premete ALT non vedrete la grana che inserisce la nitidezza, tante foto sono sbagliate proprio per questo.

Il risultato è questo

Sembra che manca nitidezza, ma non sarà così alla fine della postproduzione.

Un ultima nota il raggio l’ho messo a 0,7 perché lavoro sul piumaggio di uccelli, questo può variare asseconda della conformazione delle piume, lavorate in questo caso su quelli fini, per quelle grandi nel caso si può fare un altro livello con raggio più grande in Photoshop e poi mascherare le aree con una maschera di livello.

Dettagli sempre a 100.

Facciamo apri e andiamo in Photoshop.

La prima cosa: Rimozione elementi indesiderati, composizione creiamo un livello e facciamo tutte le correzione del caso. E ritagliamo la foto per avere la composizione definitiva. In questo scatto non ce ne sono.

Adesso lavoriamo sul Colore/Saturazione, io uso il metodo LAB si può convertire o creare un oggetto avanzato e poi convertire il file per mantenere RGB nel progetto, scegliete voi, calcolate che ogni convezione raggruppa tutti i livelli. In questo caso farò oggetto avanzato così avremo tutti i livelli distinti, io mi sono creato delle azioni per fare rapidamente.

Come si lavora in LAB:

Si va in modifica e si sceglie converti profilo

Si sceglie nello spazio di destinazione LAB. Poi OK.

Si crea un livello di regolazione Curve

E si opera nei canali A e B rendendo la curva più ripida

Questo il risultato più saturo ma equilibrato.

Adesso daremo contrasto, ci sono molti modi, il più semplice, la Regolazione Valori Tonali, vediamo

Ho deformato un po’ l’immagine per spiegare

I triangoli nero e bianco ci danno l’estensione da 0 a 255 la parte bianca della curva ci dice dove sono le informazioni, in una foto così possiamo recuperare le informazioni portando i triangoli a contatto con la curva.

Ma non avremo un grande recupero sul contrasto invece spostando il cursore centrale si:

Questo il risultato.

Adesso dobbiamo decidere la risoluzioni di pubblicazione

Facendo Immagine > Dimensione Immagine

Ho scelto 5000px

Adesso do la nitidezza per finire la fotografia.

Creo un livello che unico CRTL+ALT+SHIFT+E

Imposto il metodo di fusione su Scurisci

Faccio; Filtro > Nitidezza > Nitidezza Avanzata

Qui vanno impostati i valori

Nella parte bassa li tengo impostati cosi:

E difficilmente li cambio

La parte alta la gestisco in funzione dell’immagine

Partendo dal fatto che sono sempre piume il Raggio lo metto a 0,7

Il Riduci disturbo a 3

Il Fattore lo regolo in funzione dell’immagine

Suggerimento: mettetevi con questa configurazione di visualizzazione, il pannello di fianco al punto di interesse del soggetto, (la testa) e la foto al 100%.

Mettendo e togliendo la spunta dall’anteprima potrete vedere al differenza sulla fotografia, 😉.

Questa è la situazione dei livelli in Photoshop:

Non è una cosa complicatissima.

Clicchiamo sul livello di sfondo con il destro e facciamo unico livello

Poi facciamo File > Salva con nome

Diamo il nome che preferiamo e lo salviamo nella cartella che ci fa più comodo. Io scelgo il formato .Tif, poi risalvo la fotografia per il web in formato .JPG a 8Bit con una risoluzione che mi fa più comodo potete diminuirla facendo il passaggio visto prima in Immagine > Dimensione Immagine.

La foto in HD la potete vedere qui

ACR – Colore Per punti

Foto di partenza, già elaborata con metodo Colore LAB e soggetto normalizzato, da questa condizione si può scegliere di modificare il colore dello sfondo, questa foto è stata scattata nel periodo primaverile quando la vegetazione è molto rigogliosa e verdeggiante, al tramonto rimane una componente sull’acqua di questo colore, proviamo a virare sull’arancio e il rosso lo sfondo.

Primo Campione spostato verso le tonalità arancio.

Secondo Campione spostato verso le tonalità Rosse,

Terzo campione stessa cosa.

L’importante è scegliere i punti che vogliamo controllare, e regolare anche l’intervallo di tonalità, cosi da ampliare o restringere le tonalità su cui vogliamo agire.

La foto sotto è la foto finita, chiaramente è una forzatura, ma ci permette di capire come si può ottenere un effetto di questo tipo,

ACR 16.0 – Sfocatura obiettivo…AI

La nuova versione di Adobe Camera Raw ha inserito delle nuove funzionalità che usano l’AI, la prima che ho provato è Sfocatura obbiettivo.

L’ho provata su una fotografia che per via della vicinanza dello sfondo poteva dare un risultato più piacevole.

Prima
Dopo

Il lavoro è fatto molto bene, la quantità determina quanto verrà sfocata l’area dello sfondo, in questa foto solo un punto del posatoio era focato erroneamente, per mezzo del menu migliora è possibile far lavorare correttamente lo strumento.

Correzione

Cliccando su messa a fuoco e spennellando nei punti sfocati per errore corregge la sfocatura, cliccando su sfoca applicherà la sfocatura su i punti che scegliamo di sfocare.

il risultato finale della fotografia è questo.

Elaborazione Colore…Avifauna

Elaborazione colore può essere fatta in più modi, in sviluppo tramite ACR, in Photoshop con vari sistemi, tramite plug-in che sono integrati a Photoshop, negli anni ho usato ACR, ma con il tempo ho visto che in Photoshop c’è la possibilità di intervenire in modo più potente tramite il metodo LAB, questo metodo ci permette un controllo equilibrato che non interviene sulla luminosità e che non inserisce ulteriori dominanti rispetto a quelle presenti, con le ultime versioni di Photoshop anche lavorando in RGB si possono ottenere risultati notevoli penso che sia solo una questione di praticità e di abitudine. Un ultima nota, nella fotografia Naturalistica per come la intendo io non inserisco color/effetti che stravolgono la situazione di scatto, mi piace documentare la vita degli animali più in particolare degli uccelli.

Regolazione Tonalità/Saturazione

Il primo metodo si trova in Photoshop utilizzando la Regolazione Tonalità/Saturazione essendo una regolazione e lavorando in RGB questa crea un livello di regolazione si crea premendo sull’icona

La finestra della proprietà della regolazione ci permette mette a disposizione molte potenzialità, sorvolando la possibilità di creare dei predefiniti che non ho mai pensato per questa regolazione abbiamo la  che attiva il campionatore  questo ci permette di campionare il colore delle zone che vogliamo modificare.

Poi c’è il menu a tendina dove di default c’è scritto Composita (che intende tutti i colori)

Contiene  la possibilità di selezionare i vari colori.

Adesso vediamo i slide il primo Tonalità, Saturazione e Luminosità:

Tonalità ci permette di modificare i colori della foto è un modo creativo di lavorare sulla foto che lascerò alla fine di questo paragrafo.

Saturazione, ci permette di diminuire/aumentare la saturazione

Luminosità, ci permette di diminuire/aumentare La luminosità del colore.

Come dobbiamo procedere per avere un incremento coerente:

Selezionare la manina e campionare i colori che vogliamo enfatizzare, facciamo un esempio:

In questa fotografia desidero enfatizzare i colori caldi dello sfondo.

Ho campionato nella zona cerchiata (calda) e aumentato la saturazione, questo è il risultato:

Come vedete basta poco per far cambiare completamente la fotografia, Guardando il soggetto però vediamo che si è inserita una dominante, che va rimossa.

Procediamo alla rimozione mascherando la regolazione con un pennello nero.

Pennellando di nero con la maschera selezionata le aree da preservare non avremo più l’intervento della regolazione.

Il successivo intervento è sempre sullo sfondo le aree fredde, campiono e aumento leggermente la saturazione, suggerisco di fare questa cosa su un nuovo livello di regolazione Tonalità/Saturazione così da avere livelli diversi dove intervenire in modo più controllato. Faccio sempre un controllo delle dominanti sul soggetto che devono essere neutralizzate se compaiono.

Il risultato finale:

Metodo di correzione colore con il profilo colore LAB

La gestione del colore con l’utilizzo del profilo colore LAB è estremamente potente e ci permette un controllo assoluto sul colore. In cosa consiste la gestione dal momento che in Photoshop convertiamo la nostra fotografia da RGB a LAB abbiamo una diversa gestione dei canali che poi costituiscono il colore i Canali sono tre L(luminosità) A e B

La conversione si effettua in questo modo in Photoshop, dal menu modifica scegliere Converti in Profilo, la finestra che si apre ci permette di impostare la trasformazione:

Nel menu a tendina dobbiamo scegliere Colore LAB, impostare il resto delle opzioni come nella finestra e fare ok.

Cosa accade quando facciamo questa azione Se selezioniamo prima di effettuare la conversione la finestra Canali vedremo l’effetto sui canali

Da a

Si può vedere chiaramente che l’RGB è diventato LAB.

Analizziamo adesso i tre canali LAB il primo la luminosità è un canale che è composto da valori da 0 a 100, il canale A da -128 a 128, lo stesso il canale B, importante è il colore che compongono i canali A e B

Il canale A è composto da -128 a 0 dal Verde da 0 a +128 dal Magenta

Il canale b è composto da -128 a 0 dal Blu da 0 a +128 dal Giallo.

Dopo questa prefazione sul profilo colore LAB vediamo come lo utilizzeremo per enfatizzare i colori e perché è meglio di altri metodi.

La finalità è quella di aumentare la saturazione senza stravolgere la luminosità dell’immagine e controllare le dominanti. La regolazione che ci permette di fare questa cosa è la Curve  perciò clicchiamo e creiamo un livello di regolazione Curve.

Quello che ci servirà per il nostro lavoro è il menu a tendina  da questo menu possiamo selezionare il canale dove intervenire, per il nostro lavoro useremo i canali A e B che sono quelli che gestiscono la componete colore nel profilo LAB.

Il concetto di base è questo: più la linea (curva) che compone il canale è verticale e più il colore sarà intenso. Per comprendere come operare in modo preciso dobbiamo usare i NUMERI, vediamo come, partendo dal canale A prendiamo il triangolino nero (vedi figura) e spostiamo verso destra un pochino nelle finestrella input scriviamo -70, lo stesso facciamo con il triangolino bianco e sempre nella finestra input scriviamo 70. Come si può notare la curva creata è molto più verticale facciamo la stessa cosa con il canale B

Il risultato ottenuto è questo, le componenti colore dell’intera immagine sono state enfatizzate in modo equilibrato senza intervenire sulla luminosità della foto.

Come vedete la foto ha ancora bisogno di un po’ di saturazione, possiamo inserire al posto di 70, 60 questo renderà la curva ancora più verticale e il colori più saturi. Risultato:

Come sempre controllo delle dominanti, i cultori del metodo LAB adesso diventeranno rossi GRRRR…..il controllo lo faccio per capire la presenza sulla foto di dominanti e lo faccio con un regolazione tonalità e saturazione mettendo lo slide del saturazione con il magenta e del blu selezionato ecco cosa si evidenzia:

Con il pennello maschero il soggetto

A sinistra pennellato con il nero la maschera poi ho fatto CRTL+i l’ho invertita, a questo punto sposto lo slide selezionando il Blu e il Magenta cosi da togliere la dominante dal piumaggio, vedo le figure sotto, quando pennello lascio che l’occhio non sia interessato dalla maschera.

Il risultato

Finito l’intervento sul colore ritorno al profilo colore RGB, perciò Modifica > Converti in profilo.

Automaticamente tutti i livelli si uniranno.

Per farmi perdonare la rimozione delle dominanti con la regolazione Tonalità/saturazione ho scritto un articolo sul controllo delle curve e delle dominanti con il metodo Lab lo puoi trovare qui, diciamo che qui c’è il metodo corretto.

Google Nik Collection

Il colore ottenuto e il contrasto rendono la fotografia molto delicata e dalle tonalità tenui direi pastello, possiamo dare un po’ di forza a tutto con una seconda passata colore e contrasto, questa volta lo faremo in un modo diverso con un plug-in gratuito che è reperibile on line la Google Nik collection. Per operare con questo plug-in in Photoshop 2021 è necessario lavorare su un livello convertito in oggetto avanzato vediamo come:

Duplica livello (CTRL+J) Click destro sul livello e poi

L’iconcina ci mostra che è un livello avanzato.

Apriamo la nik collection in particolare Color Efex Pro 4

Color Efex pro 4 ha una serie molto nutrita di filtri noi ne useremo 2 

 e

Il primo ci permette di enfatizzare i colori e lo possiamo fare anche creando una maschera che permette di non stravolgere il soggetto.

Il secondo ci permette di lavorare sul contrasto e di proteggere le luci e le ombre per mantenere il piumaggio apprezzabile e morbido, Procediamo:

Brilliance/Warmth appare cosi:

Il pannello semplice ha tre slide

La saturazione come sappiamo aumenta il colore

Temperatura scalda o fredda l’immagine

Percentuale saturazione equivale a un valore di intensificazione di tutto il Filtro

Facciamo la facile i valori sono sempre soggettivi ma per avere un effetto equilibrato nelle mie prove su questo tipo di immagini partirei da questi:

L’immagine adesso e molto più calda e anche il soggetto risulta molto interessate. Dal nostro intervento, di primo acchito avrei subito fatto annulla, troppo colore sul soggetto dove non deve non ne aveva vedi il bianco, il plug-in però ha una funzionalità estremamente interessante i punti di controllo, andiamo a vedere:

Abbiamo due possibilità:

Uno crea un punto che aggiunge, uno crea un punto che sottrae, vediamo come ci possono tornare utili, in questa foto il soggetto è troppo saturo e noi dobbiamo far tornare prima di tutto quello che è bianco, bianco o con una leggerissima dominate calda e capire se il colore delle piume scure del soggetto sono troppo interessate dalla saturazione aggiunta. Procediamo:

Prima di tutto voglio togliere dal colore dal bianco e intervengo con dei punti nelle area bianche che sottraggono, questo è il risultato

Questa azione ha sì tolto la saturazione dalle aree bianche, ma ha anche inserito una desaturazione alla zona intorno al soggetto, con una funzione del plug-in questo sarà chiaramente visibile selezioniamo il punto evidenziato nell’immagine qui sotto

Come si vede i punti bianchi sono stati selezionati, si vede la parte sfumata introno al soggetto, procediamo per risolvere questa cosa con dei punti che aggiungono la saturazione impostata nel plug-in tutto intorno al soggetto.

Lo possiamo fare anche in questa condizione di visualizzazione così avremo subito il risultato.

Come potete vedere ho lavorato creando una serie di punti che creano una maschera che ripristina tutto intorno al soggetto il bianco cioè rende visibile la saturazione impostate nel plug-in, ma controlla e desatura completamente la parte bianca e per effetto delle sfumature crea una zona meno intensa nel piumaggio scuro, questo è proprio quello che volevo. Vediamo il risultato nella foto.

Sono soddisfatto che lavoro fatto perciò passo alla seconda fase, Per poter aggiungere un altro filtro dobbiamo procedere cosi

Cliccare su Aggiungi e scegliamo La schermata apparirà cosi

Il plug-in ha delle slide che sono intuitive

Correggi dominante cromatica lo dice la parola stessa toglie la dominante

Correggi contrasto e da toccare con cautela che fa disastri

Contrasto dinamico regola il valore del contrasto

Il mio modo di procedere o meglio la filosofia da mettere in campo e impostare un contrasto che rispecchi la condizione di scatto perciò:

Imposto un valore intorno a 15 per poi poter valutare l’intervento delle altre slide poi con correggi dominante mi sposto, la nostra foto è già stata corretta ma intervenire conferma il lavoro fatto, anche con questa vado a 15. Con correggi contrasto mi fermo a 10. Intervengo su Ombre e Alte luci, Ombre 60%, Alte luci 55%. Queste due ultime slide funzionano come il fondi se che abbiamo visto nel contrasto in LAB nella curva di luminosità

Siamo arrivati a questa condizione, il lavoro nella NIK è finito faccio ok Questa è la finestra dei livelli

Sembrerà una fissazione ma controllo ancora le dominanti Blu e Ciano perciò seleziono la regolazione tonalità e saturazione, click sulla manina e seleziono con il attivato il campionatore la parte dove era presente il blu e ciano e porto la slide al 100% positivo per vedere se esce il blu o il ciano risultato.

Nessuna dominante presente

Posso anche eliminare il livello di regolazione cliccando sul cestino

Seleziono il livello di sfondo e faccio clic destro e poi unico livello.

Marco Venanzi

Crop

La procedura di Crop, può essere considerata tra quelle più semplici nella esecuzione. A volte non prendiamo in considerazione una fotografia perché pensiamo non sia correttamente eseguita per via di una composizione sbagliata o dovuta a una distanza eccessiva del soggetto che non ci permette di apprezzare i dettagli. Questo piccolo contributo è per recuperare uno scatto che per posa del soggetto, luce o momento colto lo riteniamo interessante.

Partirei dal caso più classico la distanza, nella fotografia naturalistica si dice molto spesso, i millimetri non bastano mai, è per questo molti usano lenti che possono essere considerate telescopi cioè 600mm duplicate con 2x cioè 1200mm su APSC. Come possiamo ottenere foto migliori se la distanza non ci permette di avere il soggetto nella giusta composizione.

Un esempio sono state le Pittime reali fotografate di recente nel Parco Nazionale del Circeo.

Fotografia aperta in camera Raw con valori tutti a 0.

Dopo aver effettuato lo sviluppo del caso la apriamo in Photoshop e la prima cosa da fare è gestire la composizione tramite ritaglio e come in questo caso dove la distanza di scatto rende il soggetto troppo piccolo dobbiamo cercare di mantenere il giusto dettaglio per far si che la fotografia sia apprezzata.

Prima cosa da fare è usare la funzione che Photoshop mette a disposizione nella gestione della dimensione delle immagini, dal Menu Immagine scegliere Dimensione immagine:

Questa è la finestra che si apre

Come potete vedere già ho inserito dei valori diversi da quello che normalmente ha di default Photoshop, in questo caso ho scelto i valori in percentuale, il valore sarà al 100% ed è proprio qui che andremo ad agire portando come valore massimo per il quale Photoshop svolge un buon lavoro a 120% in questo modo Photoshop aumenterà la risoluzione della fotografia per mezzo di una ricampionatura, ecco perché dobbiamo scegliere dal menu a tendina Mantieni dettagli 2.0 mettendo la spunta, a questo punto possiamo dare OK. Qual’è l’effetto di quello che abbiamo fatto, siamo passati da una fotografia che aveva una risoluzione da 6720x4480px a una risoluzione 8064x5376px, questo sistema è applicabile alle fotografie con una buona risoluzione andrei sopra a 3500px, la qualità fotografica accoppiata alla potenza di Photoshop ci permette di mantenere i dettagli in modo corretto. A questo punto procediamo al ritaglio compositivo e alla correzione dell’orizzonte.

Facciamo Invio sulla tastiera

Questo è il file pronto per essere elaborato, abbiamo mantenuto una risoluzione di più di 6000px e questo ci permette di avere un risultato finale molto buono, considerando che il file info riporta come distanza <aux:ApproximateFocusDistance>267/10< che equivale a 26,7 metri, per un soggetto da 40cm di qui 10 di becco.

Risultato finale

La fotografia al 100%, aggiungo che la qualità fotografica è anche dovuta anche all’utilizzo della seguente attrezzatura:

Canon Eos 5D mark IV + Canon EF 500mm f/4 L IS II USM + Canon EF 2.0x III per un totale di 1000mm

Il Crop Compositivo

Abbiamo parlato di Crop per fotografie riprese a con distanze che non permettono di apprezzare i dettagli, ma quando invece il soggetto e veramente ravvicinato da non avere aria intorno da rendere la fotografia non corretta dal punto compositivo, ecco una foto di esempio:

In questo caso la parte bassa della fotografica è talmente vicina al bordo da non poter essere considerata una composizione corretta. La distanza del soggetto dal file info <aux:ApproximateFocusDistance>473/100, 4,73 metri

Passiamo al lavoro da eseguire in Photoshop, dopo aver aperto la foto selezioniamo la taglierina, e a questo punto prendendo il bordo in basso e trascinando verso il basso avremo un condizione cosi.

Nella barra di impostazione della funzione dobbiamo mettere la sputa in base al contenuto questo farà elaborare Photoshop in modo sa riempire la parte nera che vediamo nella fotografia, Attenzione Photoshop non sa cosa è rappresentato nella fotografia perciò sarà bravo nella parte degli sfocati meno bravo nella parte dei dettagli. Vediamo cosa accade quando premiamo invio.

La parte sinistra verticale è venuta bene la parte destra meno bene ma la possiamo sistemare in poco tempo, la parte bassa sarà da aggiustare per mezzo del timbro clone e lo strumento toppa.

Ricostruzione del riflesso della zampe

100% il dettaglio della zampe

La ricostruzione è un lavoro paziente ma il risultato permette di recuperare una fotografia restituendole la qualità che merita. Per lo sfondo dove ci sono transazioni non sfumate lo strumento toppa permette di restituire omogeneità.

Il risultato finale….

Aggiungo una ulteriore nota adesso Photoshop Beta ha la funzione Riempimento generativo che per queste situazioni è un sistema eccezionale per recuperare le fotografie tagliate, farò un Articolo specifico, intanto potete vedere di cosa si tratta qui.

Tecniche Rimozione elementi indesiderati

Rimozione elementi indesiderati

Partendo da un classico di fotografia dove il posatoio ha in vista le mangiatoie.

Prima di tutto lavoriamo su un livello copia CTRL+J

E portiamo l’immagine al 100%

Isoliamo gli elementi da togliere partiamo con il timbro clone

L’elemento isolato va adesso selezionato con lo strumento Toppa

Riportate la fotografia alla vista adatta allo schermo.

E prendendo la selezione trascinarla in un area di sfondo pulito spostandosi in modo che l’anteprima mostri che l’area clonata sia omogena allo sfondo.

Fare CTRL+D per deselezionare

Procediamo alla rimozione della parte di tronco.

Isoliamolo dal posatoio

Ingrandiamo ancora la risoluzione per avere una visualizzazione ottimale per eseguire la selezione con lo Strumento Toppa

Portare l’immagine adattata alla vista sullo schermo

Trascinare la selezione in un’area compatibile con quella da clonare

Procediamo con la ricostruzione del posatoio nella parte bassa tramite lo Strumento Timbro Clone.

Portare l’immagine al 100%

Risultato

Unisci livelli CTRL+E

Con lo Strumento Taglierina effettuiamo il ritaglio compositivo.

Scegliere l’impostazione Rapporto

Risultato

Un altro sistema che ci aiuta può essere la nuova funzione di Riempimento generativo di Photoshop, potete trovare un esempio qui.

Riempimento generativo… in avifauna

Siamo partiti da questo articolo quando è uscita la nuova funzione in Photoshop Beta, oggi vediamo un applicazione su una fotografia di avifauna. La foto di partenza è questa qui sotto sviluppata in ACR e aperta in Photoshop beta, i due gruccioni si allontanano dopo essersi accoppiati, la postura del soggetto superiore il maschio è interessante, voglio provare ad isolarla e trasformarla in una fotografia interessante. vediamo se ci riesco.

La prima cosa da fare è il ritaglio:

Da questa condizione dobbiamo togliere la parte di soggetto inferiore che non ci interessa, prima di tutto lo isoliamo dal soggetto principale per mezzo del timbro clone in questo modo.

Adesso possiamo creare una selezione con lo strumento lazo che comprende tutto il soggetto da rimuovere.

Procediamo con il primo intervento selezionando Riempimento generativo.

Nel campo che appare scrivo remove e clicco su Genera

Photoshop fa il suo lavoro.

Questo è il risultato

Adesso viene la parte più bella

Per facilitare Photoshop tolgo con il pennello Rimuovi oggetto le due punte che escono a sinistra.

Adesso vediamo come il Riempimento generativo risolve la parte di sovrapposizione, con lo strumento lazo creo una selezione che contenga anche le parti circostanti dell’area da sistemare.

Seleziono Riempimento generativo e il campo per le indicazioni sulla correzione lo lascio vuoto e clicco su Genera, la funzione alla fine mi propone sempre tre soluzioni.

Per quanto mi riguarda la numero 2 è la più realistica, e scelgo questa, Photoshop ci mette a disposizione la valutazione delle tre opzioni, cliccando sui tre puntini a voi sta decidere se supportare la funzione per migliorarla.

A questo punto ho la parte di ritaglio superiore da riempire e procedo selezionandolo e sempre con la funzione riempimento generativo ricreo la parte mancante.

il risultato

Il risultato è eccezionale per il tempo che abbiamo impiegato per fare questo lavoro, possiamo finalizzare l’elaborazione per ottenere il risultato finale.

Questa è la fotografia il crop è notevole e la risoluzione finale è 4k qui l’HD.

Sviluppo e Elaborazione da dove iniziare..

La quarantena dovuta al Covid-2 mi ha dato un po’ di tempo per scrivere e aggiornare dei file che avevo creato tempo fa sulla Postproduzione, nel tempo ho fatto dei corsi online che hanno aperto le mia conoscenze di post produzione, nel mio portfolio potete trovare le fotografie dei generi a cui mi dedico.

Il mio pensiero è stato scrivere in modo semplice il percorso con cui postproduco le mie fotografia, un errore che si fa quando si affronta la post produzione è non settare le impostazione del programma o farlo male, questo equivale a mettere tutte le bacinelle apposto in camera oscura, non farlo crea problemi e ci farà lavorare male e avere un risultato avvolte sbagliato, perciò partiremo dalle impostazioni del programma di sviluppo e poi di Photoshop.

Impostazioni di Camera Raw e Photoshop (15.3.1)

Con un file aperto in camera raw clikkare sul collegamento sotto la foto si aprirà:

Selezionare Flusso di lavoro

Scegliere lo spazio colore Adobe RGB (1998) lo stesso che dovrete aver inserito nella Macchina fotografica, profondità 16bit/Canale.

Adesso predisponiamo le impostazioni di Camera raw e salviamole come predefinite.

Pannello Base:

Profilo : Adobe Neutro

Bilanciamento del bianco: Come scattato I valori sotto tutti a 0 meno il contrasto posizionarlo a -35.

Pannello Dettagli:

Portare tutti gli slide a 0 meno la nitidezza a 1 e il raggio a 1.0

Pannello Ottica:

Flagare: Attiva correzioni di profilo e rimuovi aberrazione cromatica, controllare che il programma riconosce l’obbiettivo usato selezionando il triangolino se il menu è chiuso

Adesso è il momento di creare il nostro predefinito per la lente che abbiamo, per fare cio dobbiamo aprire il menu Predefiniti clikkando sull’icona

Qui è possibile salvare le impostazioni fino a qui selezionate, dal menù che si pare cliccando sul:

Si apre questa finestra nel campo nome predefinito inserire il nome consiglio di mettere un nome che ricordi la lente riconosciuta al momento dello selezione nel menù Ottica.

E salvarle come impostazione predefinite Camera Raw.

Ogni volta che elaboreremo una foto fatta con questo obbiettivo andiamo in predefiniti e carichiamo il nostro predefinito, cosi come lo abbiamo preparato, partiremo sempre dallo stesso punto di partenza.

Impostazioni Photoshop

Impostiamo la scrivania di lavoro

A sinistra la barra degli srumenti ridotta a una colonna

A destra Area dei pannelli palette

Non mi dilungo molto sul posizionamento dei vari strumenti e finestre, è una questione personale e di abitudine, io ultimamente tento tutto chiuso per avere una visione d’insieme dell’immagine e apro ciò che mi serve al momento. Per facilitare il ritorno alla configurazione che più ci aggrada si può salvare un predefinito della nostra scrivania.

Selezionando Nuova area di lavoro

Dando qui un nome

Preferenze Photoshop

Andare nel menu Modifica> Preferenze> Generali

Impostare ESPORTA, utile per salvare rapidamente le immagini per internet

Scegliere

.JPG Qualità 7%

Chiedi sempre dove esportare

Metadati quello che è piu opportuno

Spazio colore spuntare converti in sRGB

Impostazioni Colore

Sempre dal menu Modifica> impostazioni colore

Impostare come sotto

Adesso abbiamo impostato ACR e Photoshop per come penso sia ottimale per sviluppare ed elaborare le nostre fotografie.

Marco Venanzi

Photoshop, AI Generative fill…

L’ultima versione beta istallabile dalla APP, ci regala una funzione molto interessante, il Riempimento generativo, questa funzione ci permette di risparmiare un sacco di lavoro, nel caso dobbiamo rimuovere oggetti indesiderati.

Un esempio pratico, se abbiamo un posatoio sostenuto da elementi non desiderati che vogliamo rimuovere.

Effettuiamo una selezione della parte da togliere, non serve essere precisi.

A questo punto avviamo Riempimento Generativo, ci verrà chiesto di dare una indicazione di ciò che desideriamo fare, in questo caso scriverò Remove, e poi seleziono genera.

Questo è il risultato

zoom 100%

Nella finestra delle proprietà avrò tre opzioni. per scegliere quale mi soddisfa di più;

1

2

3

Un altro esempio:

qui nel campo dell’indicazione ho scritto estendi il ramo (extend branch)

Sicuramente questa funzione utilizzata con criterio e non per generare cose inesistenti ci semplificherà di molto l’elaborazione delle nostre fotografie.

Marco Venanzi